Al
Festival del Libro della Grande Guerra ci sarà anche Gustavo Caizzi che ci
parlerà del suo volume Regio Sommergibile Jalea: vento del ricordo…
Il
regio sommergibile Jalea con la dichiarazione di Guerra assume il ruolo
strategico di caposquadriglia in Alto Adriatico; il 17 agosto 1915 in una
missione di perlustrazione a elevato rischio nel Golfo di Trieste salta su una
mina e affonda con il suo giovane equipaggio. Un unico superstite-testimone, 5
marinai dispersi e 14 marinai lasciati all’oblio del mare per 39 anni.
Nel
1954 il sommergibile recuperato viene trasferito in rada in una Trieste che
vive intensamente la vigilia e l’ansia del ritorno all’Italia. Lo Jalea vive
una seconda tragica vicenda... Finché il Cantiere CRDA di Monfalcone concede
la disponibilità ad accogliere il sommergibile da demolire. Sentimenti di
umanità e rispetto prevalgono su tutto e il 6 giugno 1954 Monfalcone vive una giornata
storica con i funerali di Stato dei marinai dello Jalea accolti nella stessa
giornata con gli onori dovuti al Sacrario di Redipuglia (22° gradone), dove
riposano in una sconfinata compagnia di fratelli che si immolarono per la
Patria.
La vicenda, documentata tecnicamente e umanamente nel DVD, che fa parte integrante del saggio, è stata ripresa nel 2011 in occasione del Raduno Nazionale dei Sommergibilisti d’Italia svoltosi a Monfalcone e ancora nel 2012 con la collocazione di un cippo commemorativo in Monfalcone.
La vicenda, documentata tecnicamente e umanamente nel DVD, che fa parte integrante del saggio, è stata ripresa nel 2011 in occasione del Raduno Nazionale dei Sommergibilisti d’Italia svoltosi a Monfalcone e ancora nel 2012 con la collocazione di un cippo commemorativo in Monfalcone.
Una
vicenda indimenticata, raccontata fuori da anacronistici nazionalismi con
l’intento non celato di aiutare a riconoscere il valore socialmente più grande
per la società di oggi: la PACE.
Nell’aprile
2016 ancora una ripresa di interesse per l'emblematica vicenda a opera del
Gruppo Ermada Flavio Vidonis, che, in occasione delle manifestazioni per il
Centenario della Grande Guerra, ha inteso dare visibilità alla vicenda
riproponendola, attraverso l’autore e alcune testimonianze importanti, alla
Città di Grado.
...le
vicende importanti si narrano quasi sempre da sole, ma quando l’oblio sembra
impossessarsene, rivivono grazie al “vento del ricordo”!
L’autore
Gustavo Caizzi, ingegnere navale, con una quarantennale intensa e appassionata
esperienza lavorativa, che lo ha visto impegnato nei maggiori Cantieri Navali
Italiani, ha un profondo rispetto per la Storia, essendo stato
testimone della rinascita italiana del dopo secondo conflitto mondiale, e ha
rivolto la sua attenzione alle tante tragiche tragedie osservate nell’infanzia
e per quelle ascoltate nel tempo. Non diversamente per la Grande Guerra quasi
quotidianamente riportata alla mente dall’immagine imponente del Sacrario di
Redipuglia.
Da
qui alla vicenda “Jalea”, di cui ci parlerà durante il Festival a Duino, il
passo è breve.
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