LA TRADOTTA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA


NEL CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA

venerdì 31 gennaio 2014

L'ERMADA E IL FRIULI VENEZIA GIULIA NELLA GRANDE GUERRA IN VETRINA A BOLOGNA

Comunicato stampa

In vista delle imminenti celebrazioni per il Centenario della Prima Guerra Mondiale, il 1° febbraio 2014, alle ore 11,30, verrà inaugurata al Museo civico del Risorgimento di Bologna la mostra "Voci di guerra in tempo di pace", realizzata dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis insieme al Gruppo Culturale eSportivo Ajser 2000 ed il LIONS CLUB DUINO AURISINA (Duino Aurisina, Trieste), all'interno del progetto ERMADA 1914/2014, in collaborazione con diversi enti pubblici e privati, tra i quali l'Agenzia Turismo del Friuli Venezia Giulia, che collabora anche alla manifestazione bolognese.  
Il Monte Ermada, con le sue tre cime e 323 metri di altezza si trova oggi nella parte nord -occidentale della Provincia di Trieste, nel territorio del Comune di Duino Aurisina, mentre le sue propaggini orientali sono in territorio sloveno. Durante il primo conflitto mondiale il Monte Ermada, allora in territorio austro-ungarico, costituì un insuperabile baluardo contro il quale si infransero senza successo gli sforzi dei soldati italiani. L'esercito austro-ungarico lo aveva infatti trasformato in una munitissima ed agguerrita fortezza, dotata di artiglierie.
Grazie al lavoro infaticabile dei volontari della Società Alpina delle Giulie, a distanza di quasi cent'anni dalla loro creazione, molte delle strutture realizzate allora sono riemerse dalla vegetazione e sono state risistemate. La mostra “Voci di guerra in tempo di pace”, è nata per rendere visibile il risultato di questo lavoro di riqualificazione delle trincee e di raccolta delle testimonianze della Grande Guerra, e si presenta ancora una volta rinnovata ed aggiornata rispetto alle altre edizioni della mostra svoltesi a Milano, Treviso, Monfalcone e diverse altre città italiane.
L'edizione di Bologna è stata realizzata in collaborazione con l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano Comitato di Bologna ed è sostenuta dalla donazione di Jadranka Bentini in ricordo della mamma Vinka Kitarovic.

Attraverso foto d'epoca e testi, l'esposizione ripercorre le vicende vissute in quelle zone durante il conflitto, documentando poi gli attuali lavori di recupero, fino ad un'ipotetica passeggiata sull'Ermada, a rinvenire le tracce di quegli eventi terribili: le “voci di guerra” di cui oggi, in “tempo di pace”, è così importante non perdere la memoria.
Arricchiranno l'esposizione documenti e cimeli originali provenienti dai depositi del Museo e normalmente non visibili al pubblico.
Sarà presente altresì un plastico interattivo dell'Ermada che ricostruisce fedelmente il rilievo topografico del monte, le linee di trincea e i camminamenti italiani ed austro-ungarici, così come si presentavano nel 1917.
Ma il Gruppo ERMADA FLAVIO VIDONIS, vuole presentare in anteprima nazionale due nuove ed importanti iniziative: l'uscita della rivista "LA TRADOTTA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA" e la presentazione in anteprima della nuova Sala dedicata alla Grande Guerra all'interno del Castello di Duino.
LA TRADOTTA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA, edita da TRIESTESTAMPA E TV, stampata in 5000 copie, è una rivista trimestrale di storia, cultura, turismo, associazionismo, legati alla Grande Guerra nel Friuli Venezia Giulia, ISTITUZIONI, ENTI, COOPERATIVE, ASSOCIAZIONI, racconteranno attraverso articoli mirati la propria attività legata al grande evento celebrativo. Informazioni utili a programmare delle visite specifiche di gruppi o scolaresche o semplicemente appassionati alla ricerca del sito della Grande Guerra.
Itinerari e proposte di visita attraverso gli enti preposti a organizzare delle escursioni in sicurezza e a norma, una rete di associazioni e di attività che avevano la necessità di far conoscere in maniera congiunte le proprie proposte.
La seconda iniziativa che il Gruppo Ermada dedicato a Flavio Vidonis porterà all'attenzione del pubblico nazionale, l'annuncio della prossima apertura di una Sala dedicata alla Grande Guerra all'interno del Castello di DUINO. 

In vista delle celebrazioni del Centenario della Grande Guerra, una importante novità turistica nella già ampia proposta offerta al visitatore, l’apertura il 21 di marzo della SALA ESPOSITIVA dedicata alla GRANDE GUERRA. Attraverso la collaborazione proprio con il Gruppo ERMADA FLAVIO VIDONIS di Duino Aurisina, che gestirà in autonomia la sala Rilke all’interno della storica torre, proporrà un intenso programma di iniziative e di mostre   cogliendo tutti gli aspetti della Grande Guerra. 
Il Castello di Duino, con questa importante novità, dunque, si offre come indispensabile tappa del turista alla ricerca di storia e cultura, essendo poi in una direttrice strategica tra Gorizia e Trieste, che proprio per il Centenario si stanno preparando al meglio per ospitare dei grandi eventi.



Info:
cell. 3886449114

giovedì 30 gennaio 2014

GRAZIE A TUTTI PER IL CALOROSO SOSTEGNO!!


I primi importanti commenti sul primo numero della TRADOTTA



Ho letto con interesse il primo numero de "La Tradotta", che ho molto apprezzato per  la visione completa su tutti gli aspetti del tema (un naturalista direbbe una visione olistica !). e per le connessioni con i vari aspetti culturali coinvolti. Una tale visione è in grado di indurre positivi effetti sul nostro territorio aumentandone l'attrattività ed inducendo uno sviluppo sostenibile.
Auguro a tutti buon lavoro.
arch. Maurizio ANSELMI

Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia

Grazie mille e complimenti!

Marco Pascoli

 Bella impaginazione (tienimi da parte una copia), possiamo vedere di fare una presentazione in Friuli.
Ugo Falcone

Ricevuto, letto, ringrazio. 
Bg Elio De Anna

Ringraziamo di vero cuore per la vostra preziosa collaborazione e per lo 
spazio riservatoci. saluti carissimi
visintin/Amministratore
Pro Loco Fogliano Redipuglia


Grazie molto utile e bella.
Bravi!


Ringrazio per la gentile disponibilità e per l'importanza che tale iniziativa riveste per le conoscenze nostre e dei nostri associati in merito al territorio così duramente provato nel periodo bellico che ebbe inizio nel 1914.
Cordiali saluti
Gian Luigi Ravera Presidente
Associazione Nazionale Alpini
Casale Monferrato

IL PRIMO NUMERO DELLA TRADOTTA DEL FVG GENNAIO 2014






















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EVENTI DA NON PERDERE 

 











Centenario della Grande Guerra

Centenario della Grande Guerra
Il 2014 è alle porte. Presto ricorrerà il Centenario del più sanguinoso conflitto che abbia mai sconvolto il pianeta. Era stato chiamato “La Grande Guerra”, mai immaginando che vent’anni dopo l’umanità sarebbe ricaduta in uno scontro di ancora più spaventevoli proporzioni.
L’Italia, dopo sofferta attesa, era entrata anch’essa in guerra (24 maggio 1915): non per velleità di conquiste ma per alte finalità patriottiche.
Bisognava concludere infatti il percorso risorgimentale iniziato con i Moti del 1821 e bruscamente interrotto, dopo le tre Guerre d’Indipendenza, con l’ingresso nel 1882 nella Triplice Alleanza, al fianco dell’Austria – Ungheria e della Germania.
Ne riparliamo in accoglienza dell’anelito dei nostri Caduti che dal silenzio del luogo del loro martirio pare che urlino: “NON DIMENTICATECI” !
Il Governo Italiano per commemorare la rotonda ricorrenza fin dall’agosto del 2012 ha costituito un Comitato interministeriale e ha stilato un programma di alte finalità etiche comprendente attività da svolgere in più sedi del territorio nazionale.
La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia dal canto suo, con una tempestività che la onora, ha fatto prontamente la sua parte. Entrando nel merito della commemorazione (quinquennio 2014- 2018) ha fissato i seguenti obiettivi: ricordare nominativamente, onorandone la memoria, ogni singolo Caduto (progetto “Albo d’Oro”), operare in ambito europeo promuovendo fra le Nazioni allora in guerra cerimonie condivise, inserire nel Patrimonio Mondiale dell’UNESCO alcuni siti del territorio regionale teatro, all’epoca dei fatti, di durissimi scontri.
Il 24 maggio u.s. ad Aquileia ha avuto luogo la prima manifestazione della commemorazione del Centenario, la consegna simbolica da parte del Presidente del MHC di un volume dell’Albo d’Oro ad una Associazione d’Arma.
Perché ad Aquileia? Scelta felicissima ! Non solo per il suo illustre passato:  è stata per secoli faro di civiltà prima romana, poi cristiana, poi veneziana. Ma ancor di più, se possibile, per la presenza, a lato della Basilica patriarcale, del “Cimitero degli Eroi”, uno dei più importanti Cimiteri Monumentali della 1^ Guerra Mondiale.
In esso giganteggiano tre opere scultoree di rara intensità emotiva:
·       “L’Angelo della Carità”, di Ximenes, che raffigura una Creatura Celeste nell’atto di sollevare verso il Cielo un Caduto;
·       “Il Cristo” di Furlan, dove Gesù stacca un braccio dalla Croce e lo pone amorevolmente sul capo di un Caduto sorpreso nel generoso atto di soccorrere un fratello giacente a terra;
·       La “Tomba–Altare” dei dieci “Militi Ignoti”, vegliati da Maria Bergamas, la Madre putativa del Caduto senza nome accolto con tutti gli onori nel Vittoriano, sul Campidoglio, all’Altare della Patria.
Così le aveva scritto il suo amato Antonio, Volontario Irredento, prima di perdere la vita in combattimento senza nemmeno il conforto di una tomba, di un fiore: <Domani partirò per chissà dove, quasi certo per andare alla morte . . . Perdonami dell’immenso dolore ch’io ti reco e di quello ch’io reco al padre mio e a mia sorella, ma credilo mi riesce le mille volte più dolce il morire in faccia al mio paese natale, al mare nostro per la Patria mia naturale, che il morire laggiù nei campi ghiacciati della Galizia o in quelli sassosi della Serbia, per una Patria che non era la mia . . . Addio mia mamma amata, addio mia sorella cara, addio padre mio. Se muoio, muoio coi vostri nomi amatissimi sulle labbra, davanti al nostro Carso selvaggio>. 
L’inclemenza del tempo, veramente incredibile per una giornata di fine maggio, non ha frenato lo slancio dei partecipanti.
Le Associazioni d’Arma della Regione sono accorse in generosa gara aderendo con entusiasmo alla nobile iniziativa “Progetto Albo d’Oro”.
È presente, fra Esse, la Federazione Grigioverde di Trieste, che dal 1949 è impegnata nell’onorare tutti i Caduti, senza discriminazioni e nel salvaguardare la storica italianità delle Terre Giulie. Conta di riunire nello stesso pietoso abbraccio tanto gli eroici Irredenti quanto coloro che caddero con onore sui campi di battaglia vestendo l’uniforme asburgica.
È questo lo spirito che anima tutti i Veterani riuniti nelle varie Associazioni d’Arma.
Discende proprio dalla nostra cultura: Onore perenne a chi torna con gli scudi o sugli scudi.
Trieste, 2 giugno 2013
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      Gen. B. (ris.) Riccardo Basile

martedì 28 gennaio 2014

“Ed ora andiamo! Il romanzo di uno scalcinato”



Il Progetto

La riedizione del diario di guerra di Mario Muccini “Ed ora andiamo! Il romanzo di uno scalcinato” è stata curata da Sergio Spagnolo, studioso degli eventi della Grande guerra, socio dell’Associazione Storica Cimeetrincee e del Gruppo Ricerche e Studi Grande Guerra della Società Alpina delle Giulie.
Alla riedizione hanno collaborato Fabrizio Corso da Modica (RG) per le integrazioni fra la prima e seconda edizione (censurata e riveduta) e Paolo Seno da Mestre (VE) per la veste grafica.
Si tratta di un diario di guerra di un ufficiale italiano che ha combattuto sul Carso e sulle Alpi e Prealpi Carniche e Giulie durante la Grande Guerra.
La riedizione è arricchita da sei appendici, una per ogni settore, dove Muccini aveva combattuto, scritta dai maggiori esperti storici di quei luoghi:
Mitja Juren del Gruppo Ricerche e Studi Grande Guerra della Società Alpina delle Giulie (GRSGG), guida storica esperta di Sentieri di Pace per il Monte S.Michele autore di numerose pubblicazione sulla Grande Guerra tradotte anche in lingua slovena: Il Carso dimenticato 1-2, Monte S. Michele – Debela Griža, La memoria del Brestovec – Spomin Brestovca.
Roberto Lenardon del Comitato scientifico del Museo di Kötschach – Mauthen, rappresentante per l’Italia dell’Associazione Dolomitenfreunde-Amici delle Dolomiti, maggior esperto del Pal Piccolo – Kleiner Pal che ha messo a disposizione anche numerose foto dell’archivio dei Dolomitenfreunde.
Antonio Scrimali, presidente onorario del GRSGG, creatore del Catasto Epigrafia Grande Guerra, autore di alcune fra le più famose guide sui campi di battaglia, autentiche pietre miliari per tutti gli appassionati e studiosi.
Guido Alliney, storico, membro del GRSGG, maggior esperto del Mrzli Vrh – Monte Mrzli (Slo) sul quale ha condotto profondi studi e ricerche che l’hanno portato a pubblicare: Mrzli Vrh - Una montagna in guerra, Mrzli, la battaglia dimenticata e il recente Caporetto sul Mrzli.
Željko Cimprič, fondatore del prestigioso Kobariški Muzej – Museo di Caporetto (Slo), vicedirettore e curatore delle mostre temporanee del museo, guida storica.
Mauro Zattera, sociodell’Associazione Storica Cimeetrincee, ricercatore e guida storica del fronte Trentino e del Garda, consulente di Paolo Rumiz per quel tratto di fronte nel suo recente: “L’albero tra le trincee” e autore con Riccardo Belladonna della guida: “Sentieri di confine”.

Questo libro, dimenticato per molti anni, poco noto probabilmente a causa del titolo che non lascia presagire che si tratti di un diario di guerra, è citato in molti saggi storici della grande guerra.
In accordo con la figlia di Mario Muccini, Annamaria che vive a Firenze e con molte associazioni culturali e storiche, istituzioni e aziende italiane e slovene, si è scelto di legarlo a un’iniziativa benefica senza scopo di lucro che consiste in una raccolta di fondi da destinare ai lavori recupero della chiesetta di un ex cimitero militare italiano che si trova a Plave – Plava (Slo) sulle rive dell’Isonzo. Un pregevole manufatto, costruito dai soldati italiani della brigata Firenze nel 1916, che conserva al suo interno numerose epigrafi e lapidi posizionate dai costruttori e dai parenti dei caduti.  Nel cimitero erano sepolti 3546 caduti che sono stati riesumati nel 1938 per essere poi traslati nel Sacrario di Oslavia. 
Il libro sarà offerto in omaggio a chi contribuirà con un’offerta minima "pro chiesa di S. Luigi".
Si tratta della prima iniziativa transfrontaliera di questo genere.

A questa iniziativa partecipano: Associazione Culturale Juliaest, Gruppo di ricerca storica Isonzo, Društvo Šoska Fronta, Kobariški Muzej, Associazione Storica Cimeetrincee, Gruppo Ricerche e Studi Grande Guerra, Museum 1915-18 vom Ortler bis zur Adria, Sentieri di Pace, Pot Miru Fundacija, Dolomitenfreunde, Istoreco, Museo Civico del Risorgimento di Bologna, Studio Bibliografico Ofi, Hotel San Martin, Tiro a segno nazionale sezione di Venezia, 4Land Cartography.
Ed è patrocinato da: Provincia di Gorizia – Carso 2014+, Občina Miren-Kostanjevica, Comune di Savogna-Občina Sovodnje ob Soči, Občina Kanal ob Soči, Comune di Sagrado, Provincia di Enna, Zavod za varstvo kulturne dediščine Slovenije-Območna enota Nova Gorica, Občina Brda, Pot Miru.
La pubblicazione del libro è stata sostenuta della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.















La chiesetta di San Luigi in una foto d’epoca e allo stato attuale


Il Libro


Il racconto di Muccini inizia in Sicilia dove viene assegnato a una brigata di fanti siciliani, il 147° fanteria della brigata Caltanissetta che ha la sede a Castrogiovanni, l’odierna Enna. Arriva in zona di guerra sul Monte San Michele nell’ottobre del 1915, dove viene quasi subito ferito gravemente al petto.
Le descrizioni delle tragiche condizioni in cui attaccavano i soldati italiani su quel settore del fronte sono qualcosa che difficilmente si riesce ad immaginare ma la capacità di Mario Muccini sta proprio nel fatto di saper descrivere in un modo impressionante e coinvolgente quelle situazioni con una capacità letteraria assolutamente unica.
Appena rimessosi in sesto, nonostante il parere contrario dei medici volle tornare al fronte, nel frattempo il suo reggimento si era spostato sul fronte della Carnia.
Passato indenne attraverso le maglie della censura,  troviamo l’unico riferimento scritto in quell’epoca alla fucilazione di  Cercivento,  fatto che venne reso noto solo negli anni ’70. Sul Pal Piccolo, dove sui fanti siciliani combattono in alta montagna gomito a gomito con gli alpini, comanda un reparto alla conquista del baluardo austro ungarico di Vetta Chapot . Per questa azione viene decorato per la prima volta con la medaglia di bronzo al valor militare.
Nel novembre del 1916 torna nuovamente sul Carso a Hudi Log – Boscomalo e a Nova Vas (Slo) descrive nuovamente le orribili condizioni di vita nelle trincee dove ci si poteva muovere solo di notte, mentre di giorno bisognava restare immobili nel fango fino al ginocchio e dove infezioni, congelamenti ed epidemie erano all’ordine del giorno.
Particolarmente toccante è il racconto dell’incontro con un ufficiale austriaco ferito a morte che gli affida il portafogli da spedire ai famigliari.
Dopo la IX battaglia dell’Isonzo la Caltanissetta cambia nuovamente settore, nel gennaio del 1917 viene trasferita sul Monte Mrzli nei pressi di Tolmin – Tolmino (Slo), uno dei più terrificanti settori del fronte, una sola   descrizione vale per tutte:
Si stava come le rondini appese ai cornicioni”.
In un susseguirsi di attacchi e contrattacchi subiscono gli effetti di una mina collocata sotto le linee italiane e i bombardamenti a gas. Muccini rimane leggermente intossicato ma prima di perdere i sensi organizza i soldati sbandati e terrorizzati dalla devastante esplosione e questo gli frutta una nuova decorazione.
Vengono decritti nuovamente altri aspetti poco noti di quella guerra, come la distribuzione di mutande di gomma contro i gas urticanti, episodi di giustizia sommaria da parte di ufficiali verso chi si rifiutava di andare all’assalto, di suicidi, di faticose corvées mentre le  licenze per i fanti siciliani restavano sospese per paura che giunti a casa disertassero.
La sua brigata il 24 ottobre 1917 viene travolta a causa delle posizioni indifendibili, assiste alla fine del colonnello Maurizio Piscicelli una delle uniche medaglie d’oro al valor militare concesse durante quei giorni, mentre inizia la grande ritirata attraverso il Friuli: Cividale, Udine, Campoformido, Codroipo, Aviano, Pordenone e Sacile.
Saccheggi, violenze, diserzioni… un esercito che si sfascia nella completa mancanza di ordini e di organizzazione.
La brigata decimata viene sciolta, Muccini destinato a un’altra brigata dove serve fino al termine della guerra.
Per Muccini è il momento di dismettere l’uniforme e indossare nuovamente gli abiti civili ed esce dalla caserma per l’ultima volta.
Non gli resta che dire:
 
Ed ora, andiamo!


Sergio Spagnolo
Associazione Storica Cimeetrincee

Gruppo Ricerche e Studi Grande Guerra - SAG

venerdì 24 gennaio 2014

LA TRADOTTA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA il primo numero



Riportiamo di seguito il comunicato stampa relativo alla prima uscita della nuova rivista dedicata al centenario della Prima Guerra Mondiale.  (Alleghiamo anche immagine della prima pagina del periodico.)

Nel centenario della Grande Guerra esce una nuova rivista dedicata alla ricorrenza: presentazione del primo numero al museo del risorgimento di Bologna a fine gennaio.

"A fine Gennaio, contestualmente all'inaugurazione della mostra "voci di guerra in tempo di pace" presso il Museo del Risorgimento di Bologna, uscirà il primo numero della rivista dedicata alla Grande Guerra, "LA TRADOTTA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA" edita da "Trieste Stampa e TV scrl". Era da un po' di tempo che si sentiva la necessità di trovare uno strumento adeguato per mettere in rete le informazioni di tutte le associazioni ed entità che promuoveranno  iniziative legate al Centenario della Grande Guerra. 


Attraverso la preziosa collaborazione con il Gruppo Ermada Flavio Vidonis, e la disponibilità e la condivisione del percorso di numerose Associazioni che si stanno occupando di valorizzazione dei siti della Grande Guerra, nonchè promotori di iniziative rivolte ad un'accoglienza strutturata in vista delle celebrazioni, la Tradotta del Friuli Venezia Giulia diventerà lo strumento indispensabile per le informazioni degli eventi legati alle celebrazioni. 


Lo spazio suddiviso in sedici pagine alternerà gli interventi degli amministratori che si occupano della Grande Guerra, Associazioni che racconteranno le proprie iniziative e le proprie attività, Associazioni ed Entità che promuoveranno sentieri, percorsi, parchi tematici, nonchè la presentazione di portali informativi dedicati sempre al tema della Grande Guerra in Friuli Venezia Giulia. Sicuramente una sfida, in un mondo digitale, far uscire una rivista cartacea (che sarà comunque anche online),  me che grazie alla collaborazione ed alla sinergia tra le entità coinvolte, si riuscirà a vincere. A quasi cent'anni dall'uscita della TRADOTTA, (che fu nel 1918  il più noto, il più diffuso e il più letto giornale di trincea, al fronte e nel Paese) è una bella soddisfazione."

latradottafvg@libero.it
Informazioni : 348 8704157 massimo 



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Trieste Stampa & Tv
Scrl Trieste
info e contatti : www.about.me/triestestampa

domenica 19 gennaio 2014

GIORNALI DI TRINCEA

la prima mostra al castello di duino nella grande guerra sarà dedicata ai  http://www.giornaliditrincea.it/ da una collezione privata di Francesco Maggi 


POSTATO DA FRANCESCO MAGGI [26/12/2013 15:30]
foto
  L'ASTICO  -  1918
  GIORNALE DELLA IX^ DIVISIONE E DELLA 1^ ARMATA 
...   Vai al post

LA GHIRBA - 1918

POSTATO DA FRANCESCO MAGGI [30/11/2013 00:05]
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 LA  GHIRBA:   1918
Giornale delle Armate di Riserva ( V e IX ) può essere inserito ...   Vai al post

MOSTRA AL CIRCOLO UNIFICATO DELL'ESERCITO

POSTATO DA FRANCESCO MAGGI [12/11/2013 23:52]
foto

  MOSTRA AL CIRCOLO UNIFICATO DELL'ESERCITO:
  GENOVA DAL 9 AL 17 NOVEMBRE 2013
  ...   Vai al post

LA VOIUSSA - 1918

POSTATO DA FRANCESCO MAGGI [01/11/2013 01:16]
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  LA  VOIUSSA:  1918
  Giornale delle Truppe italiane in Albania. 
   
...   Vai al post

IL PICCOLISSIMO 1917 - 1918 - 1919

POSTATO DA FRANCESCO MAGGI [30/10/2013 22:40]
foto

 IL  PICCOLISSIMO:  1917 - 1918 - 1919
GIORNALE PER I RAGAZZI Edito dalla Sezione Propaganda del Comitato Laziale dell'Unione Insegnanti ...   Vai al post

BIANCO ROSSO E VERDE - 1915

POSTATO DA FRANCESCO MAGGI [24/10/2013 19:19]
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  BIANCO  ROSSO  E  VERDE:   1915
  Illustrazione quindicinale diretta da:
     GIANNINO ...   Vai al post

S A V O I A - 1918 - XXVIII CORPO D'ARMATA

POSTATO DA FRANCESCO MAGGI [21/10/2013 23:37]
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  S A V O I A:   1918
  XXVIII  CORPO D'ARMATA 
   
  ...   Vai al post

SEMPRE AVANTI 1918 - 1919

POSTATO DA FRANCESCO MAGGI [16/10/2013 23:26]
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 SEMPRE  AVANTI:  1918 - 1919
 GIORNALE DEL SOLDATO ITALIANO IN FRANCIA
 SECTEUR ...   Vai al post

PERCHE' RESISTERE?

POSTATO DA FRANCESCO MAGGI [04/10/2013 21:33]
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 PERCHE'  RESISTERE?
   
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BRIGATA ACQUI - 25 AGOSTO 1918

POSTATO DA FRANCESCO MAGGI [27/09/2013 16:02]
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  BRIGATA   ACQUI   -   25 AGOSTO 1918


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LA VITTORIA - 1918 - NUMERO UNICO DELLA 2^ ARMATA

POSTATO DA FRANCESCO MAGGI [27/09/2013 15:17]
foto

 LA  VITTORIA:   1918
 NUMERO UNICO DELLA 2^ ARMATA 
   
...   Vai al post

IL GIORNALE DELLA GUERRA - 1914

POSTATO DA FRANCESCO MAGGI [27/09/2013 01:14]
foto

 IL  GIORNALE  DELLA  GUERRA   -   1914
...   Vai al post

IL GHIBLI 1918 - 1919

POSTATO DA FRANCESCO MAGGI [05/09/2013 22:10]
foto
  IL  GHIBLI: 1918  -  1919
  GOVERNO DELLA TRIPOLITANIA - UFFICIO PROPAGANDA ESTERA.
  (Dal timbro apposto su ogni numero della ...   Vai al post 

S A V O I A - 1918 - XXVIII CORPO D'ARMATA

POSTATO DA FRANCESCO MAGGI [21/10/2013 23:37]
foto
  S A V O I A:   1918
  XXVIII  CORPO D'ARMATA 
   
    "SUL PIAVE SI VINCE O SI MUORE!" - EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA    
                                                

Fece la sua comparsa il 27 giugno 1918; ne furono pubblicati 9 numeri dal XXVIII Corpo d'Armata; il nono numero porta la numerazione 9-10 mentre il numero sette era uscito duplice con la medesima data del 20 settembre 1918 ma una prima volta composto di solo due facciate e la successiva con otto facciate; variava però la seconda pagina. Venezia, Off. Graf. C. Ferrari. Aveva il formato di un quotidiano a quattro pagine in bianco e nero con qualche disegno in seppia. Era un giornale serio con molti articoli dedicati alla guerra, avvenimenti, commemorazioni, episodi eroici, elegie sui propri caduti. Nella parte umoristica con disegni in bianco e nero, generalmente non firmati,  non fu mai volgare o salace. Qualche volta stigmatizzò i capovolgimenti che alcuni ideali borghesi subirono a causa della guerra; veniva venduto al pubblico a due soldi la copia.  

LE GIOIE DEL FANTE - 1918

POSTATO DA FRANCESCO MAGGI [29/02/2012 22:21]
foto LE  GIOIE  DEL  FANTE
Cartoline in franchigia di FERRUCCIO GANASSI -
COMANDO III ARMATA - SEZIONE PROPAGANDA.

                               




   
 
  

album La Prima guerra mondiale nelle vignette satiriche



«La Grande Guerra nella cartografia satirica d'Europa» sarà l'evento clou dell'edizione 2014 della Biennale internazionale dell'umorismo nell'arte, in programma da marzo a fine agosto a Tolentino (Macerata). Attraverso documenti originali e il contributo di intellettuali come Umberto Curi, Giordano Bruno Guerri, Angelo Ventrone e Pietrangelo Buttafuoco la Biennale ricostruirà il clima di un'epoca decisiva per la nascita dell'Europa attuale.