Il comitato scientifico è composto dalla Professoressa Sergia Adamo e dalla Professoressa Elisa Donzelli. Sono previsti i saluti istituzionali della Preside della Classe di Lettere e Filosofia della Scuola Normale Superiore Professoressa Corinne Bonnet e del Professor Massimo Degrassi, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste.
Il tema dei confini nella scrittura letteraria italiana contemporanea è preso in considerazione in relazione a una o più opere legate ad altre culture, autori e autrici o alla loro traduzione, sempre partendo da un dato reale. Autori e autrici che abbiamo dunque in diverse forme abitato, attraversato, incrociato, il confine nella propria esperienza di vita e lo abbiano ripensato con la propria scrittura narrativa nei termini di una riflessione teorica e di una ricognizione metaletteraria. Il convegno propone dunque una mappatura inedita di scritture che, partendo da un dato oggettivo di esperienza, nel legame con la geografia, il paesaggio e lo spazio, intendono il confine non solo sul piano geopolitico, ma come una sfaccettata possibilità di confini geografici e unitamente simbolici, rappresentabili secondo nuove linee e disegni e in grado di percepire nuove mappe o atlanti letterari della contemporaneità.
Il periodo coperto dalle relazioni del convegno va dal Risorgimento ai giorni nostri attraverso quattro categorie (Confini e pensiero, Geografie della soglia, Margini e Perimetri). Il dibattito vede la presenza di nomi di illustri studiosi e studiose, quali i professori Giancarlo Alfano, Clotilde Bertoni, Floriana Calitti, Davide Luglio, Vesna Mikolič e Gianni Turchetta. Prevista anche la sezione “Voci dal confine” con le relazioni di importanti scrittori e poeti contemporanei a partire da Drago Jančar assieme alla sua traduttrice Darja Betocchi, Milan Rakovac, Federica Marzi, Christian Sinicco e Mary Barbara Tolusso, a cura dello stesso Christian Sinicco.
Tanto nella realtà quanto nei testi letterari i confini muovono le traiettorie della riflessione umana e danno sfondo a nuovi significati e possibilità per interpretare il passato e il presente, ma soprattutto il futuro. Riflettere sulle modalità con cui gli scrittori e le scrittrici affrontano questa sfida risulta dunque indispensabile per ospitare, oltre alle suggestioni che provengono dal tema, il racconto in prima persona di personalità letterarie che operano sui territori di confine.
Fondamentale in questo particolare periodo – ha concluso Massimo Romita Presidente del gruppo Ermada Flavio Vidonis – di soffermarsi sul tema dei confini attraverso la Poesia e la Letteratura, e lo faremo, al termine di una straordinaria edizione del Festival degli Angeli, che dopo un importante rassegna del Premio Rilke, si concluderà con questo significativo Convegno Internazionale”.
Nessun commento:
Posta un commento